Archivio per febbraio, 2008

E’ di qualche ora fa la notizia che purtroppo ci toccherà di nuovo andare a votare tra poco più di 2 mesi.
La mia depressione comincia oggi.
Bruno Vespa, Mentana, Ferrara e Riotta si contenderanno ancora una volta le solite vecchie faccie consunte dalle rughe, di lande deserte di capelli forse mai cresciuti, e di cravatte gialle tono su tono con i loro denti consumati da lauti pasti pagati soprattutto anche dal sottoscritto.
Non credo sinceramente di poter passare indenne da tutto ciò.
Il mio grado di depressione è al livello 5, il più alto, quello che corre sul binario suicidio-omicidio. Ebbene si, Houston ho un problema.
Viscidi porci unti di sudore ingessati di abiti taglia 56 drop 6 stanno per essere risputati in mezzo a noi direttamente da quell’inferno puzzolente e maleodorante chiamato Italietta che racalcitrante li ha rivomitati di nuovo sotto le luci della ribalta. Ancora una volta.
Houston ho un problema.
Mastella (homus Ceppalonicus) , Vito, Schifa-ni, Bondi, Pomicino (homus innominabilis), Berlusconi, Prodi, Pannella, Bassolino, Cuffaro (Homus Onoris), D’Alema e Bobbo Craxi sono li che con la loro smorfia satanica pregustano l’ennesima vittoria, anche in caso di sconfitta, ai nostri danni.
Si perchè il vero marchingegno diabolico sta proprio nel fatto che la nostrà libertà è limitata, confinata e stuprata in quell’angolino angusto che non è altro che la nostra capacità di decidere se votare suicidadoci, o di non votare e decidere di morire lentamente.
Si perchè il paradosso è che se per assurdo tutto il popolo italiano decidesse per protesta di non votare, basterebbe un piccola parte di votanti (anche poche centinaia di voti) a garantire sempre e comunque la prosecuzione della loro specie.
Ebbene si, Houston, abbiamo un problema. Un grosso problema.
Questa casta di vecchi si sta nutrendo della nostra gioventù, dei nostri sogni e delle nostre speranze. Sono degli immortali che per paradosso tendono alla vita eterna succhiando il sangue a quelli che invece li vorrebbero decapitare.
E’ un vero e proprio meccanismo degno del più grande dei demoni quello che non permette a noi di poter gridare al mondo la nostra sofferenza contro questa orda di zombie e che invece ci consente solo e sempre di nutrirli con il nostro sangue e quello dei nostri figli.
Si anche quello dei nostri figli, anche del figlio che per colpa di lor signori non potrà mai nascere. Ci hanno tolto tutto e più di tutto ci toglieranno ancora.
Non so come fare o forse si, purtroppo.
Vivo in un mondo di vecchi highlander che decidono per me, che ha deciso per mio padre e che deciderà per mio figlio.
La mia richiesta di asilo politico in Svizzera non era una provocazione, non mi sento più Italiano. Mi sento giovane con tante idee e tante speranze per me e per mio figlio.
Sento che i prossimi 60 giorni saranno davvero 60 giorni di buio prima dell’inizio di una nuova fine.
Voglio, spero che ci sia una soluzione a tutto questo disastro perchè un mondo in mano ai vecchi sarà sempre un mondo vecchio.
Voglio, pretendo una clausola di salvaguardia, un Eletto, che ci permetta di mandare a casa tutte queste macchine maledette che come in Matrix si stanno servendo di noi per garantirsi una vita eterna.
Houston ho un grosso problema. Spero, nella peggiore delle ipotesi, di schiantarmi in Svizzera.
Sergio